[L’elettrochemioterapia nella gestione delle metastasi cutanee]
Titolo originale: “Management of cutaneous metastases using electrochemotherapy”
LW Matthiessen et al.,
The International Network for Sharing Practice in Electrochemotherapy (INSPECT) Group.
Acta Oncologica, 2011;50: 621-629
LO STUDIO
L'International Network for Sharing Practice in Electrochemotherapy (INSPECT) sta arruolando pazienti in due istituti: Herlev Copenhagen University Hospital, Danimarca e James Cook University Hospital a Middlesbrough, Regno Unito. L'endpoint primario di questo studio di fase II è l'efficacia dell’elettrochemioterapia e gli endpoint secondari sono la sicurezza e la velocità di risposta in base alle dimensioni delle lesioni trattate.
L’INSPECT sta arruolando pazienti con patologia maligna documentata istologicamente e con metastasi cutanee misurabili. Il follow-up previsto è di almeno sei mesi. A seconda del numero e della dimensione delle lesioni tumorali i pazienti sono sottoposti ad anestesia locale o generale e trattati con bleomicina intratumorale o sistemica. L’elettroporatore utilizzato è Cliniporator (IGEA, Italy). Le lesioni non rispondenti al primo trattamento in modo soddisfacente vengono ritrattate. Lo studio è tuttora in corso.
RISULTATI PRELIMINARI
Tra il 2007-2010, sono state trattate 196 lesioni tumorali in 51 pazienti con elettrochemioterapia (massimo sette lesioni per paziente); le lesioni erano da melanoma maligno (40%), carcinoma mammario (29%),altri adenocarcinomi (10%), carcinoma a cellule squamose (6%) o altro tipo di tumore (16%).
Risposta al trattamento
I risultati evidenziati nei 24 pazienti (97 lesioni) che avevano un follow-up di almeno 60 giorni erano i seguenti: una risposta completa è stata ottenuta in 58 lesioni (60%), una risposta parziale in 18 lesioni (19%), nessun cambiamento in 11 lesioni (11%) e progressione della malattia in 7 lesioni (7%). La risposta non era valutabile in 3 lesioni (3%). Tabella II.
TABELLA II. Parametri del trattamento e di efficacia.
DISCUSSIONE
Metastasi cutanee: un trattamento problematico
Le metastasi cutanee e le recidive cutanee dei tumori maligni sono difficili da gestire, in particolare se provenienti da melanoma maligno, carcinoma della testa e del collo o carcinoma mammario. I pazienti spesso hanno ricevuto trattamenti multimodali come chirurgia, radioterapia e chemioterapia e devono confrontarsi con una malattia in evidente progressione.
Le metastasi cutanee se non controllate possono avere impatto negativo sull’autostima e la percezione di se del paziente. Il trattamento delle metastasi cutanee solo raramente influisce sulle aspettative di vita del paziente, ma può essere molto importante in termini di qualità di vita.
L’elettrochemioterapia nel pratica clinica quotidiana
Nei pazienti con lesioni tumorali di grandi dimensioni l’obiettivo della terapia non è necessariamente l’eradicazione delle metastasi, ma piuttosto la palliazione efficace e il sollievo che possono derivare dal controllo dell’essudato, del sanguinamento e dell’odore prodotto dalla lesione.
L’obiettivo dell’elettrochemioterapia in questo tipo di lesioni può essere la stabilizzazione, ovvero la non progressione della malattia a livello locale.
Nella gestione delle metastasi di dimensioni contenute invece, il controllo e l’eradicazione delle lesioni sono obiettivi perseguibili. In questo studio la risposta obiettiva nei pazienti con un follow-up di almeno 60 giorni è stata dell’86% nelle metastasi ≤ 3 cm.
Sicurezza e ritrattamento
Grazie alla bassa incidenza di complicanze l’elettrochemioterapia può essere ripetuta più volte, per mantenere il controllo locale o con l'intento di controllare la lesione in caso il primo trattamento non sia stato risolutivo. In questo studio 11 dei 51 pazienti sono stati nuovamente sottoposti ad elettrochemioterapia, soprattutto a causa di nuove metastasi, senza che si siano osservati effetti collaterali severi.
Elettrochemioterapia e il suo ruolo nella pratica oncologica
Nei pazienti con metastasi cutanee, il controllo locale della malattia nel periodo di vita residua è l'obiettivo principale del trattamento. Il medico ha a disposizione per perseguire questo scopo terapie regionali e locali, come la chirurgia palliativa, la re-irradiazione, la ILP e la ILI; terapie delle quali si devono continuamente pesare rischi e benefici, perché i trattamenti antitumorali sono sempre potenzialmente tossici e fonte di complicanze.
Elettrochemioterapia è un trattamento locale e minimamente invasivo che offre un rapido sollievo dei sintomi senza o con minimi effetti collaterali.
L'elettrochemioterapia può essere proposta ai pazienti anziani nei quali altre terapie sono controindicate o troppo invasive e debilitanti. Nel nostro studio il 48% dei pazienti aveva una età di 70 anni o più.
Nell’ambito del network INSPECT l'elettrochemioterapia è stata effettuata in due diversi centri - un reparto di chirurgia plastica e un reparto di oncologia - con risultati simili. Questo dimostra che l’elettrochemioterapia è semplice da eseguire e riproducibile e dopo un breve training anche diversi reparti possono facilmente avvantaggiarsene.
CONCLUSIONI
I nostri risultati, come quelli di molti altri autori, suggeriscono come l’elettrochemioterapia sia un trattamento efficace in grado di migliorare la qualità di vita del paziente, anche in quello anziano, con malattia metastatica. L’elettrochemioterapia è di semplice esecuzione, e può essere effettuata dopo un breve training anche in piccolo ospedali.
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